E' passato un mese e non si e' mossa una foglia - continua Rossi - siamo stati presi in giro e in tutti i modi si e' cercato di soffocare una manifestazione, motivata dal mancato guadagno scaturito dall'aumento dei costi di produzione e in primis del gasolio". Il Cospa Abruzzo, in base a un'informativa consegnata dai Carabineri del Nac, nucleo alle dipendenze del ministero delle Politiche agricole e forestali, fece emergere la notizia che con l'alterazione di un algoritmo al database della banca dati nazionale erano iscritte all'anagrafe bovina mucche di 83 anni, a fronte di una vita media produttiva pari a 8 anni. "A questo si aggiungono le mucche fatte vivere sulla carta per ben 83 anni, eta' necessaria ad italianizzare il latte proveniente dei paesi dell'est Europa e nel contempo far pagare l'eccesso di plafond delle quote latte agli allevatori onesti". Altro argomento che sta portando alla mobilitazione degli allevatori e agricoltori abruzzesi e' quello della creazione del "Corridoio Verde" che, come afferma Dino Rossi "E' un accordo per permettere l'importazione di prodotti ortofrutticoli dai paesi del nord Africa. Un progetto ben preciso che consiste in questo: le multinazionali hanno acquistato i terreni a due soldi con costi di manodopera bassissimi, da dove importano gli ortofrutta e nel contempo affamano i contadini italiani per rilevare le loro aziende finite in mano ad Equitalia". Gli imprenditori abruzzesi del settore primario, stando a quanto dice Rossi, presidente del Cospa Abruzzo: "Non scenderanno a compromessi con l'ordine pubblico, abbiamo il sacrosanto diritto di manifestare per una legittima difesa dei nostri interessi contro i responsabili che hanno generato lo stato di crisi del comparto, determinando la mobilitazione prima in Sicilia e in seguito in Abruzzo, agitazione che finira' per interessare l'intera nazione".
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venerdì 20 gennaio 2012
COSPA ABRUZZO SI DICE PRONTO AL "MOVIMENTO DEI FORCONI"
E' passato un mese e non si e' mossa una foglia - continua Rossi - siamo stati presi in giro e in tutti i modi si e' cercato di soffocare una manifestazione, motivata dal mancato guadagno scaturito dall'aumento dei costi di produzione e in primis del gasolio". Il Cospa Abruzzo, in base a un'informativa consegnata dai Carabineri del Nac, nucleo alle dipendenze del ministero delle Politiche agricole e forestali, fece emergere la notizia che con l'alterazione di un algoritmo al database della banca dati nazionale erano iscritte all'anagrafe bovina mucche di 83 anni, a fronte di una vita media produttiva pari a 8 anni. "A questo si aggiungono le mucche fatte vivere sulla carta per ben 83 anni, eta' necessaria ad italianizzare il latte proveniente dei paesi dell'est Europa e nel contempo far pagare l'eccesso di plafond delle quote latte agli allevatori onesti". Altro argomento che sta portando alla mobilitazione degli allevatori e agricoltori abruzzesi e' quello della creazione del "Corridoio Verde" che, come afferma Dino Rossi "E' un accordo per permettere l'importazione di prodotti ortofrutticoli dai paesi del nord Africa. Un progetto ben preciso che consiste in questo: le multinazionali hanno acquistato i terreni a due soldi con costi di manodopera bassissimi, da dove importano gli ortofrutta e nel contempo affamano i contadini italiani per rilevare le loro aziende finite in mano ad Equitalia". Gli imprenditori abruzzesi del settore primario, stando a quanto dice Rossi, presidente del Cospa Abruzzo: "Non scenderanno a compromessi con l'ordine pubblico, abbiamo il sacrosanto diritto di manifestare per una legittima difesa dei nostri interessi contro i responsabili che hanno generato lo stato di crisi del comparto, determinando la mobilitazione prima in Sicilia e in seguito in Abruzzo, agitazione che finira' per interessare l'intera nazione".
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