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sabato 31 dicembre 2011

Esplode un petardo, ragazzino perde le dita a Palermo.RAGAZZI STATE VERAMENTE ATTENTI.


Il giovane rischia anche di rimanere cieco per le profonde ustioni al volto. L'esplosione ha distrutto le finestre dell'abitazione in cui vive, nel quartiere Zen


PALERMO. L'esplosione di un petardo ha gravemente ferito un ragazzino di 14 anni - L.A. - di Palermo che ha perso le dita di una mano e rischia di rimanere cieco per le profonde ustioni al volto. L'esplosione ha distrutto le finestre dell'abitazione del ragazzino, nel quartiere Zen. La vittima è ricoverata al pronto soccorso dell'ospedale Villa Sofia.
I medici del Pronto soccorso lo stanno operando agli occhi. I vigili del fuoco sono intervenuti per accertare i danni causati dall'esplosione: ci sarebbero alcuni infissi divelti e cornicioni pericolanti. Solo ieri sera il sindaco di Palermo, Diego Cammarata, aveva firmato un'ordinanza in cui disponeva il divieto dell'uso dei petardi per la notte di Capodanno.

AGGIORNAMENTO DELLE 19.27. E' in sala operatoria da quattro ore all'ospedale Villa Sofia di Palermo il ragazzino di 14 anni ferito dall'esplosione di un petardo con cui giocava nella sua cameretta: i medici tentano di salvargli l'occhio sinistro; il destro è stato investito in pieno dal fuoco artigianale che ha fatto saltare anche tre dita della mano destra.

BUON 2012 A TUTTI!!!!!

http://sicilianheart.blogspot.com/

DAL BLOG PIù AMATO DAI SICILIANI DI TUTTO IL MONDO TANTISSIMI AUGURI DI BUON ANNO E CHE SIA UN SERENO 2012 ALL'INSEGNA DELLA FELICITà E DEI BUONI PROPOSITI.CONTINUATE A SEGUIRCI,SAREMO A VOSTRA DISPOSIZIONE PER NOTIZIE E LUOGHI MERAVIGLIOSI DELLA SICILIA!

Terrasini, il Comune presenta calendario 2012

Scorci suggestivi del paesaggio di Terrasini immortalati da un artista locale per il calendario 2012 del Comune di Terrasini. L'opera è stata presentata stamani, a Palazzo La Grua dal sindaco Massimo Cucinella e dall'assessore al turismo Roberto Conigliaro. Il calendario è stato stampato in 5.000 copie ed è stato finanziato da un'azienda privata

Catania: Gdf sequestra cinque quintali di botti cinesi

 militari della Guardia di Finanza di Catania hanno sequestrato quasi cinque quintali di fuochi d'artificio di produzione cinese. Due persone sono state denunciate per detenzione abusiva di materiale esplodente. Il materiale era custodito in un garage in centro città. Tra i vari esplosivi sequestrati "caramelle", "cipolle", cariche detonanti artigianali e fuochi solitamente utilizzati nelle feste patronali.

Partinico. Il carroattrezzi porta via i mezzi della Polizia Municipale pignorati

L'ora X è scattata alle 20 di ieri sera, quando il carroattrezzi ha portato via dalla sede di via Catanzaro a Partinico, tre automobili ed un furgone in dotazione al locale comando di Polizia Municipali. I mezzi -come anticipato nel tg di ieri- sono stati pignorati da un ufficiale giudiziario per un risarcimento di 17 mila euro che il Comune non ha corrisposto, come invece avrebbe dovuto, ad una cittadina che ha subito un infortunio a causa di una strada dissestata. La protagonista del risarcimento è M.C., una donna che a causa di una buca nell'asfalto, avrebbe riportato lesioni ossee che avrebbero compromesso la sua mobilità. Intentata una causa civile nei confronti dell'ente locale, il tribunale ha imposto al Comune di Partinico di risarcire la donna. La morosità dell'ente, ha fatto scattare il pignoramento. A piedi dunque i caschi bianchi di Partinico. La procura di Palermo ha aperto un'inchiesta sull'accaduto, ipotizzando il reato di interruzione di pubblico servizio. Intanto l'ufficiale giudiziario è stato denunciato alla magistratura dal comandante della polizia municipale Salvatore Coppolino.

Catania: sub da tutta Italia per il Capodanno subacqueo

Come ormai tradizione il Gruppo Caos Sub di Catania ed il gruppo Subacquei Clandestini (subacqueiclandestini.com) insieme a rappresentanti di Ultradive Tech Diving di Catania si ritroveranno a Catania il 31 dicembre per effettuare l’immersione dell'anno. Ragazzi provenienti da tante città d’Italia con le bombole in spalla festeggeranno la fine dell’anno in Sicilia e più precisamente a Catania tuffandosi nelle acque di Ognina. "Saremo numerosi - fanno sapere i rappresentanti dei gruppi -, colorati e festosi, l’augurio è che non piova e non ci sia vento forte. Appuntamento alle ore 13 a Catania in via acque casse accanto il ristorante Aragosta Rossa ad Ognina. Subito dopo l'immersione brindisi e panettoni per tutti".

31/12/2011 - Consumatori, inizio d'anno amaro: aumentano luce e gas


Da gennaio cresceranno le tariffe anche di pedaggi autostradali e canone Rai. Nuovi incrementi pure per la benzina. Le associazioni; stangata da 2.100 euro a famiglia


ROMA. Inizio d'anno amaro per i consumatori. Il 2012 si apre infatti con una valanga di aumenti, dalle bollette di luce e gas ai pedaggi autostradali, dal canone Rai alla benzina. E le associazioni dei consumatori lanciano l'allarme: tra prezzi, imposte e tariffe, nel 2012 è in arrivo una stangata da 2.100 euro a famiglia. Ma la corsa dei prezzi è destinata a non fermarsi, visto che l'aumento dei prezzi alla produzione certificato dall'Istat andrà a tradursi in un nuovo aumento dei prezzi al consumo. Dal primo gennaio arrivano nuovi rincari per le bollette energetiche: in base all'ultimo aggiornamento trimestrale dell'Autorità per l'energia, la luce registrerà un aumento del 4,9% e il gas del 2,7%. Con un aumento complessivo di 54 euro della spesa degli italiani in bollette. A partire da gennaio sarà più caro anche viaggiare in autostrada: scattano infatti gli adeguamenti tariffari (che inglobano l'inflazione e gli investimenti fatti e previsti) che comporteranno un aumento medio del 3,1%. Rincari in certi casi anche a due cifre, fino a picchi di oltre 14% (+14,17% per il Raccordo autostradale della Valle d'Aosta; +12,93% per le Autovie Venete e +11,75% per le Autostrade Valdostane). Sulla rete di Autostrade per l'Italia, che si estende su oltre 3 mila chilometri, l'aumento è del 3,51%.
In arrivo nuovi aumenti anche per la benzina, che intanto non arresta la propria corsa e segna un nuovo record storico a 1,724 euro al litro. Dal primo gennaio infatti sei Regioni (Marche, dove ci sarà l'aumento più consistente, Piemonte, Toscana, Liguria, Umbria e Lazio) ritoccheranno al rialzo le addizionali sulle accise, appesantendo il carico fiscale sui prezzi dei carburanti. Gli aumenti del 2012 riguardano anche il canone Rai, che sale a 112 euro contro i 110,50 dello scorso anno. Intanto a novembre i prezzi alla produzione sono cresciuti del 4,2% in un anno, creando le basi per un'inevitabile ricaduta sull'inflazione.
Gli aumenti preoccupano i consumatori che sono già sul piede di guerra. Tra prezzi, imposte e tariffe nel 2012 è in arrivo per le famiglie una stangata di 2.103 euro, avvertono Adusbef e Federconsumatori, calcolando le ricadute dell'introduzione dell'Imu, dei rincari dei carburanti e delle varie voci della spesa degli italiani (dagli alimentari ai servizi bancari). "Aumenti insostenibili - denunciano - con pesantissime ricadute sulla vita delle famiglie e sull'intera economia". Contro questa stangata il Codacons chiede misure straordinarie finalizzate a tutelare i redditi del ceto medio-basso, tra cui prezzi amministrati e blocco delle tariffe per 5 anni. 

SICILIAN HEART (CUORE SICILIANO): MESSINA: SINDACO VIETA BOTTI DI CAPODANNO

SICILIAN HEART (CUORE SICILIANO): MESSINA: SINDACO VIETA BOTTI DI CAPODANNO: MESSINA Anche a Messina, come in tante altre cittá italiane, saranno vietati botti, petardi e fuochi d'artificio nel territorio comunale nel...

MESSINA: SINDACO VIETA BOTTI DI CAPODANNO

MESSINA Anche a Messina, come in tante altre cittá italiane, saranno vietati botti, petardi e fuochi d'artificio nel territorio comunale nella notte tra il 31 dicembre e il 1 dell'anno. Lo ha disposto stamani il sindaco, Giuseppe Buzzanca, con una ordinanza che oltre a vietare la vendita abusiva di prodotti pirotecnici fa espresso divieto dell'utilizzo di petardi e fuochi d'artificio che possono creare nocumento alla pubblica incolumitá oltre che determinare disagi tra gli animali.

31/12/2011 - Morto a Milano don Luigi Verzè


Il fondatore del San Raffaele è deceduto all'età di 91 anni. Era stato ricoverato durante la notte per l'aggravarsi della sua situazione cardiaca


MILANO. Don Luigi Verzé è morto a Milano, all'età di 91 anni. Lo si apprende da fonti vicine al S.Raffaele. Il fondatore del S.Raffaele è deceduto intorno alle 7.30. Don Luigi Verzé era nato il 14 marzo 1920 in provincia di Verona, ed è stato sacerdote della diocesi di Verona. Don Verzé è stato il fondatore dell'ospedale San Raffaele di Milano e presidente onorario della Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor, oltre che fondatore e rettore dell'Università Vita-Salute San Raffaele.
 "Don Luigi Maria Verze, fondatore del San Raffaele, è deceduto questa mattina, 31 dicembre, alle ore 7,30 circa presso l'Unita Coronarica dell'Ospedale. Don Luigi era stato ricoverato durante la notte alle ore 2.30 per l'aggravarsi della sua situazione cardiaca". Lo precisa una nota del S.Raffaele. 

31/12/2011 - Forte vento, Eolie isolate


Il mare forza 7 ha costretto aliscafi e traghetti a rimanere nei porti. Oltre duecento persone bloccate a Milazzo


MESSINA. Sulle isole Eolie soffia vento da nord-nord ovest ad una velocità di 22 nodi. Il mare è molto mosso (forza 7) e ciò costringe aliscafi e traghetti a rimanere nei porti. Da Milazzo non è partito il traghetto "Novelli" della Siremar e oltre duecento persone - tra isolani e turisti - sono bloccate nella città del Capo. "La cosa incredibile - hanno raccontato alcuni isolani che si trovano a Milazzo - è che da Lipari stamane è partito il traghetto della Siremar e all'arrivo nella città mamertina i passeggeri hanno riferito che la traversata non è stata particolarmente difficoltosa". I cittadini eoliani sono arrabbiati anche perché a Milazzo vi sono numerosi bambini e corrono il rischio di dover trascorrere
Capodanno lontano dai propri cari. Gli isolani hanno invitato i quattro sindaci eoliani a sollecitare la Siremar ad effettuare almeno una corsa nell'arco della giornata.

31/12/2011 - La notte di San Silvestro a Palermo: brindisi in piazza e spettacoli


Per sette ore la zona attorno al teatro si trasformerà in un grande isola pedonale per il «Capodanno 2012». Raffica di divieti. Ecco il programma


di GIUSEPPE CADILI e IGNAZIO MARCHESE
PALERMO. Stasera brindisi in piazza per salutare l'arrivo del nuovo anno con musica, spettacoli e artisti di strada. Tre i palcoscenici all'aperto: al Politeama, al Massimo e in un tratto di via Roma. Strade chiuse e divieti di sosta.
Al Politeama i divieti scatteranno alle 20 e rimarranno in vigore sino alle tre di notte. Già dalle 7 di stamattina non si potrà più posteggiare in piazza Castelnuovo, piazza Ruggero Settimo e nelle vie Emerico Amari e Turati. Queste le arterie dove sarà vietato il transito: via Libertà (fra piazza Croci esclusa e il Politeama), piazza Castelnuovo, via Emerico Amari (fra piazza Ruggero Settimo e via Isidoro La Lumia), via Turati, via Daita (da via Gallo a via Turati), corso Scinà (fra piazza Sturzo e via Turati), piazzs Sant'Oliva, via Guarino Amella e via Folengo. Sulla carreggiata laterale lato monte di via Libertà gli automobilisti non potranno più arrivare in via Dante, ma dovranno svoltare a destra per via Messina. In questo tratto sarà vietato posteggiare sul lato destro. In via Libertà sarà consentito l’attraversamento da via Archimede in direzione di via Siracusa. Per tutta la durata della manifestazione, infine, sarà invertito il senso unico in un tratto di via Principe di Villafranca, da via Paternostro si potrà circolare in direzione di via Dante. "Occorre evitare di percorrere le strade del centro per evitare di rimanere imbottigliati nel traffico – dice il comandante della polizia municipale Serafino Di Peri –. Per coloro che parteciperanno alla festa consiglio di posteggiare l'auto nei due grandi parcheggi, uno nei pressi del tribunale e l'altro in via Spinuzza e fare due passi a piedi". Sarà Massimo Minutella a condurre la serata che inizierà alle 22.30. Si esibiranno il gruppo palermitano "A noi ci piace vintage", poi Nino Frassica con la sua band, e infine Marcello Mandreucci e The family. Il programma di piazza Verdi, invece, partirà a mezzanotte: davanti al teatro Massimo si esibiranno i Tinturia e il comico Ivan Fiore.
In via Roma l'isola pedonale sarà in vigore dalle 21 alle 5 del mattino e riguarderà il tratto compreso fra corso Vittorio Emanuele e via Ramondetta Fileti (incroci esclusi). L'iniziativa è stata organizzata da Vm Agency con il patrocinio dell'Associazione Via Roma. All'altezza delle Poste si esibiranno i gruppi palermitani After Blue e Limerick. All'incrocio con corso Vittorio Emanuele si potrà ascoltare muisca sperimentale informatica, mentre nei pressi del teatro Biondo si potrà ballare a partire dalle 23.30 con la musica dance proposta dai dj di Radio Time Enrico Mosca e Natale Schiera. Spettacoli anche nel tratto fra via Venezia e via Bandiera. Lungo l'arteria chiusa infine si esibiranno trampolieri, fuocolieri, fachiri, sputafuoco, statue viventi a ritmo di musiche caraibiche e brasiliane. Si potranno ammirare pure creazioni artigianali: dalla ceramica alle borse in tessuto.
Partirà una denuncia intanto sugli spettacoli scelti e anche sulla modalità con la quale sono state decise le esibizioni canore. Il consigliere di Italia dei Valori Totò Orlando ha chiesto tutte le delibere e ordinanze sugli eventi che hanno visto impegnata una spesa di 250 mila euro, mentre Ninni Arcuri, organizzatore del premio Rocco Chinnici, rappresentante della delegazione artisti indignati, presenterà una denuncia alla Procura. «Secondo me ci sono numerose procedure poco chiare sull'affidamento - dice Ninni Arcuri -. Solo tre persone come prevede l'avviso pubblico hanno affidato spettacoli per 250 mila euro. La commissione era formata da Mario Pedone del Coime, Maria De Luca un'amministrativa del Comune e Maddalena Di Liberto vicecapo gabinetto del sindaco. Vogliamo conoscere le modalità con le quali sono stati affidati gli appuntamenti». Ieri abbiamo chiesto una replica alla commissione ma non è stato possibile averla.

venerdì 30 dicembre 2011

Arriva la riforma del catasto, metri quadri e non vani


Il governo mette mano alle norme sulle abitazioni e precisar: "Non è una stangata, tutto a costo zero"


di CORRADO CHIOMINTO
ROMA. Via i vani, arrivano i metri quadrati. Il cantiere «casa» non è ancora chiuso e il governo punta ora alla riforma Catasto. Questa volta, però, non per fare cassa. L'obiettivo sarà quello di aggiornare i dati dell'immenso archivio edilizio italiano, adeguandoli alla realtà e ai valori di mercato, ora 3,73 volte più alti. Ma la riforma, che servirà anche a riequilibrare gli estimi delle grandi città sperequati tra centro e periferia - sarà a costo zero: l'adeguamento della base imponibile - spiegano fonti di governo - non potrà che essere accompagnata da una riduzione delle aliquote.
Il governo prova così a mettere ordine nella giungla del catasto italiano. L'ultimo tentativo era stato fatto nel 2006, quando l'allora governo Prodi presentò un collegato alla Finanziaria per mettere mano in modo organico al catasto, di fatto ancora strutturato con il sistema di categorie e classi introdotto alla sua nascita, con rendite rivalutate l'ultima volta nel 1990, con riferimento al biennio precedente. Ma, la fine anticipata della legislatura, fece cadere il progetto.
Il nuovo provvedimento potrebbe adesso arrivare velocemente, proprio per evitare la tagliola di fine legislatura. I contenuti sono già tracciati in un documento elaborato dal ministero dell'Economia, che fissa cinque criteri che saranno utilizzati, ma anche i tempi per l'articolato legislativo non sarebbero lunghi.
«È noto - è scritto nel documento - che le attuali rendite catastali, su cui si basa in larga parte la tassazione immobiliare, non sono più congrue rispetto ai valori di mercato». L'ultimo rapporto dell'Agenzia del Territorio indica in particolare che per le abitazioni il valore corrente di mercato è pari, in media a 3,73 volte la base imponibile ai fini Ici. Se si guarda all'Irpef, invece, lo stesso rapporto oscilla tra il 3,59 della abitazioni principali e il 3,85% delle seconde case. I canoni di locazione, poi, sono superiori di 6,46 volte a quelli delle rendite catastali.
Il nuovo catasto - ed è il primo criterio fissato dal ministero dell'Economia - dovrà contemplare «assieme alla rendita, ovvero al reddito medio ordinariamente ritraibile al netto delle spese di manutenzione e gestione del bene, il valore patrimoniale del bene, al fine di assicurare una base imponibile adeguata da utilizzare per le diverse tipologie di tassazione».
Ci sarà quindi una «rideterminazione della classificazione dei beni immobiliari». Oggi, ad esempio, per le sole abitazioni sono previste 11 classi: dalla Casa signorile ai castelli (A9), passando per abitazioni di tipo economico (A3), popolare (A4)e ultrapopolare (A5) che spesso, con i cambiamenti avvenuti nel corso degli anni, non rispettano più la realtà. Il documento del ministero fa espressamento un esempio: «Tipicamente - è scritto - abitazione classate come popolari (A4) lo sono rimaste nel tempo, anche se oggi, pur essendo ubicate in zone centrali, il loro valore è di fatto più elevato di edifici di »civile abitazionè (A2) ubicati in zone semicentrali o, addirittura, periferiche«.
La riforma - è il terzo criterio - prevederà poi il superamento del sistema vigente per categorie e classi in relazione agli immobili ordinari. Sarà invece introdotto un sitema di funzioni statistiche che correleranno il valore del bene o il reddito alla localizzazione e alle caratteristiche edilizie. Per gli immobili speciali, invece, è prevista una riqualificazione dei metodi di stima diretta. Infine, è previsto il superamento - per le abitazioni e gli uffici, del «vano» come unità di misura della consistenza ai fini fiscali: sarà sostituito con il criterio di «superficie» che verrà espresso in metri quadrati.Via i vani: per le case arrivano i metri quadrati. 

Il governo mette mano alle norme sulle abitazioni e precisar: "Non è una stangata, tutto a costo zero"


di CORRADO CHIOMINTO
ROMA. Via i vani, arrivano i metri quadrati. Il cantiere «casa» non è ancora chiuso e il governo punta ora alla riforma Catasto. Questa volta, però, non per fare cassa. L'obiettivo sarà quello di aggiornare i dati dell'immenso archivio edilizio italiano, adeguandoli alla realtà e ai valori di mercato, ora 3,73 volte più alti. Ma la riforma, che servirà anche a riequilibrare gli estimi delle grandi città sperequati tra centro e periferia - sarà a costo zero: l'adeguamento della base imponibile - spiegano fonti di governo - non potrà che essere accompagnata da una riduzione delle aliquote.
Il governo prova così a mettere ordine nella giungla del catasto italiano. L'ultimo tentativo era stato fatto nel 2006, quando l'allora governo Prodi presentò un collegato alla Finanziaria per mettere mano in modo organico al catasto, di fatto ancora strutturato con il sistema di categorie e classi introdotto alla sua nascita, con rendite rivalutate l'ultima volta nel 1990, con riferimento al biennio precedente. Ma, la fine anticipata della legislatura, fece cadere il progetto.
Il nuovo provvedimento potrebbe adesso arrivare velocemente, proprio per evitare la tagliola di fine legislatura. I contenuti sono già tracciati in un documento elaborato dal ministero dell'Economia, che fissa cinque criteri che saranno utilizzati, ma anche i tempi per l'articolato legislativo non sarebbero lunghi.
«È noto - è scritto nel documento - che le attuali rendite catastali, su cui si basa in larga parte la tassazione immobiliare, non sono più congrue rispetto ai valori di mercato». L'ultimo rapporto dell'Agenzia del Territorio indica in particolare che per le abitazioni il valore corrente di mercato è pari, in media a 3,73 volte la base imponibile ai fini Ici. Se si guarda all'Irpef, invece, lo stesso rapporto oscilla tra il 3,59 della abitazioni principali e il 3,85% delle seconde case. I canoni di locazione, poi, sono superiori di 6,46 volte a quelli delle rendite catastali.
Il nuovo catasto - ed è il primo criterio fissato dal ministero dell'Economia - dovrà contemplare «assieme alla rendita, ovvero al reddito medio ordinariamente ritraibile al netto delle spese di manutenzione e gestione del bene, il valore patrimoniale del bene, al fine di assicurare una base imponibile adeguata da utilizzare per le diverse tipologie di tassazione».
Ci sarà quindi una «rideterminazione della classificazione dei beni immobiliari». Oggi, ad esempio, per le sole abitazioni sono previste 11 classi: dalla Casa signorile ai castelli (A9), passando per abitazioni di tipo economico (A3), popolare (A4)e ultrapopolare (A5) che spesso, con i cambiamenti avvenuti nel corso degli anni, non rispettano più la realtà. Il documento del ministero fa espressamento un esempio: «Tipicamente - è scritto - abitazione classate come popolari (A4) lo sono rimaste nel tempo, anche se oggi, pur essendo ubicate in zone centrali, il loro valore è di fatto più elevato di edifici di »civile abitazionè (A2) ubicati in zone semicentrali o, addirittura, periferiche«.
La riforma - è il terzo criterio - prevederà poi il superamento del sistema vigente per categorie e classi in relazione agli immobili ordinari. Sarà invece introdotto un sitema di funzioni statistiche che correleranno il valore del bene o il reddito alla localizzazione e alle caratteristiche edilizie. Per gli immobili speciali, invece, è prevista una riqualificazione dei metodi di stima diretta. Infine, è previsto il superamento - per le abitazioni e gli uffici, del «vano» come unità di misura della consistenza ai fini fiscali: sarà sostituito con il criterio di «superficie» che verrà espresso in metri quadrati.Via i vani: per le case arrivano i metri quadrati. 

30/12/2011 - Monti: "Via alle misure Cresci Italia"


il presidente del Consiglio nella conferenza stampa di fine anno: "Sarebbe stato rovinoso per l'Italia, visti i forti dubbi di credibilita', non passare alla fase di rigorosa attuazione degli impegni presi anche in contropartita dell'intervento della Bce. Era un atto dovuto. Da oggi passiamo agli atti voluti'


ROMA. ''Sarebbe stato rovinoso per l'Italia, visti i forti dubbi di credibilita', non passare alla fase di rigorosa attuazione degli impegni presi anche in contropartita dell'intervento della Bce. Era un atto dovuto. Da oggi passiamo agli atti voluti''. Lo ha detto il premier Mario Monti durante la conferenza stampa di fine anno. ''L'atto 'voluto' dal mio governo comincia oggi, quello che e' stato fatto finora era 'dovuto', anche se non era dovuto il modo in cui dovevamo realizzare quegli obiettivi, che abbiamo cercato di compiere in modo equo''. 'Le prossime settimane saranno dedicate alla crescita - spiega Monti - che pero' non fa uso del denaro pubblico anche perche' ce n'e' poco, ma fa dell'equita' la leva. Noi siamo convinti che l'operazione volta a liberare le energie, le liberalizzazioni e la concorrenza, e lo stimolo del capitale umano attraverso l'universita' e la ricerca e la riforma impegnativa e essenziale del mercato lavoro hanno come finalita' la crescita e l'equita'''. Dopo il pacchetto 'Salva Italia' da oggi non avrei obiezioni se decideste di chiamare la fase che comincia 'Cresci Italia'''.
''Non c'e' mai stata ai miei occhi e agli occhi dei miei ministri una fase 2 separata da una fase 1. Il decreto Salva Italia aveva come titolazione 'crescita, equita', consolidamento: un terzetto di obiettivi che e' lo stesso nella fase 1 che si e' conclusa e in quella che voi amate (nessun problema) chiamare fase 2 che sta per aprirsi: cambiano solo i 'pesi' dei diversi capitoli''. ''La fase della crescita e' in sintonia con il consolidamento dei conti pubblici. Non esiste consolidamento sostenibile dei conti pubblici se il famoso denominatore - il pil - non cresce adeguatamente''.
''Non e' questo governo che ha sottoscritto l'obiettivo del pareggio di bilancio nel 2013. Non prendo posizione ne' favorevole ne' critica ma faccio presente che sono impegni di altri''. Cosi' Mario Monti risponde alle osservazioni di economisti aggiungendo che ''sono cosciente che la manovra ha molti inconvenienti''.  Sono due gli interventi che il governo fara' entro gennaio: la concorrenza e le liberalizzazioni ''in modo sistematico'' e la riforma del mercato del lavoro e degli ammortizzatori sociali per garantire tutele ma anche ''una maggiore flessibilita' economica'' a favore dei giovani. Lo ha spiegato il premier Mario Monti durante la conferenza stampa di fine anno.

30/12/2011 - Benzina, c'è un nuovo record A Palermo prezzi alle stelle


Nel capoluogo siciliano la "verde" raggiunge anche la cifra di 1,74 euro. Dal primo gennaio previsti nuovi incrementi


ROMA. La benzina infrange l'ennesimo record proprio alla vigilia del week end di Capodanno. Nei distributori Eni il prezzo della verde è arrivato a 1,722 euro al litro, livello mai toccato finora, lasciando presagire nuovi rialzi nei prossimi giorni. A Palermo, inoltre, ci sono pompe dove un litro di "verde" costa 1,743 euro.
Il market leader anticipa infatti solitamente l'andamento dei listini degli altri marchi, che quindi potrebbero seguire a breve. Non solo. Dal primo gennaio sono in arrivo nuovi ritocchi delle accise in ben sei Regioni. Il risultato è che oggi, calcolano Adusbef e Federconsumatori, ogni pieno costa 15 euro in più rispetto ad un anno fa, quando per un litro di benzina si pagavano quasi 30 centesimi in meno. Ipotizzando una media di due pieni al mese ad automobilista, gli aumenti, sottolineano le associazioni, si traducono in una stangata da 360 euro annui. "Come temevamo il prezzo della benzina ha raggiunto ormai un livello insostenibile - affermano - le ricadute sulle tasche dei cittadini sono gravissime". Per questo è necessario accelerare sul versante delle liberalizzazioni, aprendo la vendita anche attraverso il canale della grande distribuzione, e di avviare "un serio piano" di verifiche e controlli contro meccanismi speculativi.
L'idea di liberalizzazioni "miracolose" è invece respinta dalla Figisc che, più che sulla rete, punta il dito sugli aumenti passati e recenti delle imposte: "Se oggi il prezzo della benzina italiana è il più alto nell'Europa comunitaria e quello del gasolio si attesta al secondo posto, ciò è solo dovuto all'aumento delle imposte", afferma il presidente Luca Squeri. In vista del 31 dicembre, intanto, il Codacons calcola che "considerando i milioni di cittadini che si sposteranno per Capodanno utilizzando l'automobile, la maggiore spesa per i rifornimenti di carburante sarà pari complessivamente a 215 milioni di euro". Inoltre, con il prezzo della benzina salito ormai sopra 1,72 euro al litro il costo di un pieno sorpassa praticamente per la prima volta quello per l'appuntamento del cenone, che è stimato invece in calo del 12%. Secondo la Coldiretti infatti fare il pieno ad un'auto di media cilindrata con un serbatoio di 45 litri costa oltre 77 euro, un importo leggermente superiore alla spesa massima di 75 euro pianificata dalla maggioranza degli italiani per la notte di San Silvestro.

30/12/2011 - Muore dopo la chiemio, aperta un'inchiesta a Palermo


Valeria Lembo, 34 anni, secondo i familiari sarebbe stata uccisa da una dose eccessiva di farmaci. L'assessore Russo chiede una relazione al direttore generale del Policlinico


PALERMO. L'assessore regionale per la Salute, Massimo Russo, ha chiesto al direttore generale del Policlinico di Palermo, Mario La Rocca, una dettagliata relazione sulla morte di Valeria Lembo, 34 anni, avvenuta ieri pomeriggio e per la quale è già stata aperta un'inchiesta della magistratura.
"Sono molto vicino ai familiari della signora Lembo - ha detto Russo - ed esprimo il mio profondo dolore per quanto avvenuto. Ho chiesto che vengano approfonditi con il massimo rigore tutti gli aspetti legati alla vicenda per fare luce sulle cause del decesso e verificare eventuali responsabilità da parte del personale sanitario".
Secondo la denuncia dei familiari, sulla base della quale è stata aperta un'inchiesta, la donna sarebbe morta per una dose eccessiva di farmaci chemioterapici. I dettagli sul Giornale di Sicilia in edicola.

giovedì 29 dicembre 2011

Capodanno 2012: tutte le feste, i concerti e gli venti della notte del 31 dicembre 2011 „Capodanno a Palermo: tutti gli eventi per festeggiare l'arrivo del 2012“ Potrebbe interessarti: http://www.palermotoday.it/eventi/capodanno-2012-palermo-eventi-31-dicembre-2011.html Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/pages/PalermoToday/115632155195201

Capodanno a PalermoCapodanno 2012: tutte le feste, i concerti e gli venti della notte del 31 dicembre 2011
Per la notte di San Silvestro città e provincia offrono un vasto calendario di eventi, concerti, veglioni e feste in programma. Ecco come passare la sera del 31 dicembreCapodanno 2012: tutte le feste, i concerti e gli venti della notte del 31 dicembre 2011

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“Niente botti a piazza Politeama”

Il Comune di Palermo ha deciso di non fare esplodere i fuochi d’artificioin Piazza Politeama la notte di Capodanno. A renderlo noto è il sindaco, Diego Cammarata, il quale spiega che alla base della decisione ci sono ”ragioni di sicurezza, in considerazione del fatto che non possiamo rispettare le distanze dalle abitazioni previste dalla legge. La sicurezza di cittadini è la cosa a cui tengo maggiormente e siamo certi che i palermitani potranno comunque godere una bella festa di piazza. I fuochi di artificio vanno effettuati nei modi e nei luoghi previsti e prescritti per evitare rischi di ogni genere”.
“A questo riguardo – continua il primo cittadino – ho già dato indicazioni al mio capo di gabinetto di verificare se esiste la necessità di emanare un’ordinanza specifica per vietare l’utilizzo in città, soprattutto da parte dei minorenni, di botti e mortaretti, che non siano quelli consentiti dalla normativa vigente e venduti presso gli esercizi autorizzati. Quanto al controllo in città sulla vendita di botti illegali, ho chiesto al comandante della Polizia municipale di aumentare il controllo nelle zone in cui, tradizionalmente, questa vendita avviene. Nella eventualità in cui mi rendessi conto che l’emanazione di una ordinanza specifica può essere utile a sanzionare ulteriormente, rispetto alle previsioni normative, un utilizzo non corretto e che non garantisce la assoluta sicurezza dei cittadini – conclude Cammarata – non avrei esitazione a firmarla”.
 

Catania, al Bellini concerto di Capodanno all'insegna del valzer


Sul podio salirà il maestro Manfred Mayrhofer, austriaco di nascita e di formazione. Il coro sarà diretto da Tiziana Carlini, solisti saranno il soprano Paola Alaimo e il tenore Michele Mauro


CATANIA. C'é il meglio della storia musicale del valzer nel programma del tradizionale Concerto di Capodanno del teatro Vincenzo Bellini di Catania. Un evento atteso e apprezzato, come testimonia l'andamento della vendita dei biglietti dello spettacolo, parte del cui incasso sarà destinata alla sezione catanese dell'Unitalsi, associazione che si occupa di cura e assistenza di ammalati, disabili e persone in difficoltà.
Sul podio salirà il maestro Manfred Mayrhofer, austriaco di nascita e di formazione, un vero e proprio specialista delle musiche che orchestra e coro del "Bellini" eseguiranno il giorno di Capodanno: Johann Strauss jr., Jacques Offenbach, Franz Lehar. Il coro sarà diretto da Tiziana Carlini, solisti saranno il soprano Paola Alaimo e il tenore Michele Mauro.
Di Johann Strauss jr. verranno eseguiti brani come Sul bel Danubio blu, l'ouverture de Il pipistrello, Perpetuum mobile, Storielle del bosco viennese, per citarne solo alcuni; di Jacques Offenbach si potrà ascoltare il celebre Can Can da Orfeo all'Inferno, di Franz Lehar saranno eseguiti brani dall'operetta La vedova allegra.

Botti, Palermo: il consiglio comunale ne vieta l'uso


E' stato approvato un ordine del giorno che proibisce l'uso di petardi e fuochi d'artificio in città. Primo firmatario Vincenzo Tanania


PALERMO. Approvato durante la seduta odierna del Consiglio comunale di Palermo un ordine del giorno - primo firmatario Vincenzo Tanania - che proibisce l'uso di botti, petardi e fuochi d'artificio in città.
"E' una lezione di civiltà - ha detto Tanania - che, dopo Bari, Napoli, Venezia e Torino, Palermo non può esimersi di seguire. Adesso aspettiamo un'ordinanza del sindaco".
"Cammarata - ha concluso - segua l'esempio dei suoi colleghi Fassino, De Magistris, Emiliano ed Orsoni e tuteli la cittadinanza in particolare i minori e gli animali che sono le principali vittime dei botti".