Tornare a Noto sempre è magico per me. Penso che questa sia stata la quinta volta e sempre c’è qualcosa di nuovo da fare. Ho sentito un’aria fresca, nuova… Di notte con le strade pieni di tavolini dove bere un aperitivo, mangiare qualcosa o semplicemente vedere sotto sfaccettature diverse la vita che passa. Di giorno, questa volta la sorpresa furono ‘Le vie del sacro’, una brillante idea della Cooperativa Etica Oqdany.È un interesantissimo percorso tra tre interessanti ed antiche chiese.Comincia in Cattedrale. Corrado racconta con calma e saggezza la storia architettonica dell’edificio, le sue vicissitudini e l’arte sacra. In ogni angolo si scopre una infinità di bei paesaggi: si possono fare mille foto.
Dopo esser passati dalla salita Corrado Nicolaci, la vetrina internazionale di Noto con gli splenditi balconi del Palazzo dei Principi di Villadorata e dove realizzano la terz’ultima domenica di Maggio l’Infiorata, arriviamo a San Carlo, chiesa dei Padri gesuiti dove la bellezza artistica è funzionale alla sapienza biblica della Compagnia di Gesù.
Come sempre, il meglio arriva alla fine: il gioiello di Noto, il Santisimo Salvatore, la cappella dell’ex monastero Benedettino per le Monache di clausura, l’ultimo edificio realizzato a Noto a fine Settecento e splendido esempio di paesaggio dal tardo-barocco siciliano al neoclassicismo siciliano, la più ricca di decorazioni, di spessore artistico e di pregiatezza dei materiali utilizzati.
Per un’altra veduta di Noto, si può salire nella sua torre .. .uno sguardo diverso, senza tempo. Al tramonto diventa un posto indimenticabile, di nostalgico romanticismo. Un altro consiglio sarebbe fare un giro notturno per la città di Modica, la “citta delle cento chiese”, che iluminate insieme alla città nel complesso trasformano il luogo in un grande presepe vivente.Piccoli cortili, vicoli stretti diventano posti scenografici profumati da gelsomini e giardini.
Se siete vicini, due visite da non perdere!
Nessun commento:
Posta un commento