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domenica 19 giugno 2011

Pasta con le sarde

SardeLa Zia oggi ci propone un piatto radicato nella tradizione siciliana e ricco di profumi e sapori.
«talmente tipico da comprendere innumerevoli varianti di preparazione: una per ogni cuoca siciliana!»
Una piccola chicca, finocchietto selvatico e sarde sono due degli ingredienti base di questo piatto, entrambi danno carattere alla pietanza, ma se la massaia siciliana non disponeva di uno dei due? Secondo voi, avrebbe mai rinunciato alla pasta con le sarde? La risposta è semplice, no!
Ecco così che nacquero anche la “pasta con le sarde e il finocchietto in montagna” (in mancanza del finocchietto) e la “pasta con le sarde a mare” (in mancanza delle sarde).
Questo ci dà la conferma di come questo piatto sia legato profondamente ai ricordi, ai profumi e alle suggestioni di ogni individuo.
Pasta con le Sarde
Cosa occorre:
  • 500 g di sarde fresche
  • 500 g di bucatini
  • finocchietto selvatico q.b.
  • 3 aggiughe
  • 2 cipolle medie
  • 2 spicchio d’aglio
  • 2 pomodori a grappolo
  • 2 cucchiai di uva passa
  • 2 cucchiai di pinoli,
  • una bustina di zafferano
  • olio d’oliva, sale e pepe q.b.

Se vogliamo prepararlo secondo regola, quindi con tutti gli ingredienti base, la Zia ci consiglia di fare «una bella passeggiata in campagna, destinata alla raccolta dei profumatissimi ciuffi di finocchietto rigorosamente selvatico» e ci svela anche un trucco per conservarlo più a lungo, suggerisce di «avvolgerlo appena raccolto in un panno di spugna bagnato».
Per la pasta «si potranno utilizzare svariati formati (…) uno dei più tradizionali è il cosiddetto maccherone lungo o bucatino, ma c’è anche chi predilige gli spaghetti (n°5) spezzati».
Ma andiamo alla vera e propria esecuzione del piatto:
«In una padella capace fate soffriggere le cipolle aromatizzate con una crema ottenuta in precedenza, lasciando disfare lentamente delle acciughe salate e un paio di spicchi d’aglio, in olio d’oliva abbondante. Quando il soffritto è ben dorato togliete l’aglio e aggiungete le sarde diliscate, aperte a metà, lavate e asciugate al canovaccio, e infarinate. Si lascino dorare due minuti per parte e si tolgano dalla padella. Si uniscano, alla crema del fondo di cottura, parte dei finocchietti in precedenza lessati e strizzati.
Gli ingredienti devono rosolare a fuoco vivo per tre minuti, subito dopo si aggiungano i pezzetti di pomodoro fresco tagliati a filetti e privi di bucce e semi pestandoli con i rebbi di una forchetta perché si sciolgano in parte. Attendere che si amalgamino i sapori facendo cuocere per alcuni minuti a fuoco lentissimo con il coperchio. Scoperchiare e unire i pinoli e l’uva passa che è stata già posta ad ammorbidirsi in una tazza di acqua tiepida. In ultimo aggiungete ciuffi abbondanti di finocchietto selvatico in crudo, ben lavato e tritato finemente, ma solo all’ultimomomento, perché non perda il suo caratteristico aroma. Lasciate cuocere altri cinque minuti senza coprire e spegnete il fuoco. Nel frattempo avrete messo a cuocere in
 – un’altra – pentola capiente, in abbondante acqua salata, i bucatini. Scolateli quando sono ancora al dente e versateli nella padella col sugo, date una spolverata di zafferano.
Per finire, dopo aver mescolato energicamente, si uniscano le sarde con delicatezza, avendo cura di non farle sbriciolare troppo, e si serva caldo».

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