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domenica 5 giugno 2011

Sciacca

SciaccaBianca e adagiata sul fianco del Monte Kronio, a picco sul mare, Sciacca ha un aspetto arabeggiante. È nell'840, infatti, che fu conquistata dagli Arabi e che da questi trasformata in un importante centro agricolo. Araba, dicevamo, così com'è araba anche l'origine del suo nome che deriva da as-Saqah, cioè 'fessura', per via delle caverne presenti nel vicino Monte Kronion da cui scaturiscono vapori caldi, che hanno contribuito, e che contribuiscono ancora oggi, a rendere questo luogo una rinomata stazione termale. Però Sciacca è posto di mare! E a Sciacca tutte le strade portano al mare. Qualunque ingresso lungo le strade principali che si diramano dal centro cittadino ha infatti uno sbocco a mare, in una rada o in una suggestiva caletta. Dirigendoci a Est, in prossimità della città, accessibile anche a piedi, il primo lido che incontriamo è quello dello Stazzone, caratterizzato da un arenile sabbioso e da un mare costellato di scogli. Poco più oltre, si incontrano i lidi della Tonnara e della Foggia dagli splendidi fondali sabbiosi. Seguendo la vecchia strada per Menfi eccoci in località San Marco, Renella e Maragani: tutte zone caratterizzate da piccole e grandi insenature, sabbiose e rocciose, considerate paradisi per i bagnanti e per i sub. Qui il mare è pescosissimo sia che desideriate andare giù con pinne, fucile ed occhiali, o che scegliate di lasciarvi cullare dalle onde sonnecchiando in barca con la canna da pesca tra le mani. Mare limpido e ugualmente ricco di fauna, poi, è quello che a Ovest bagna le spiagge di Sovareto, di San Giorgio, di Timpi Russi e Macauda. Se poi amate immergervi anche d'inverno vi consigliamo di immergervi nel magnifico Carnevale di Sciacca: fin dalla sua nascita, un'occasione di festa durante la quale tutti assumevano ruoli diversi da quelli abituali mentre accanto a bellissimi carri allegorici scorrevano per le strade fiumi di vino e di pietanze tipiche. Oggi, questo Carnevale ha recuperato la sua antica tradizione e a questa ha associato l'utilizzo di moderne tecnologie: ai carri trainati da animali si sono sostituite imponenti strutture semoventi e animate. Satira politica e di costume qui si mescolano insieme in una girandola di suoni e colori culminante nella maschera di Peppinappa. Questa è una festa che non ha nulla da invidiare alle altre manifestazioni che nello stesso periodo si svolgono in tutta Italia, e i saccensi ne sono gelosi e orgogliosi.

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