Si possono mangiare a mare, prima di una fetta fresca di anguria, o anche in campagna, mentre il fumo della salsiccia sul fuoco si alza alto nel cielo. Ovunque andiate, in questo periodo sono indispensabili. Iniziamo, a questo punto, un mini tour gastronomico del “babbalucio fai da te” che vi consentirà di accaparrarvi la materia prima, prepararla e poi consumarla sul tavolo accompagnando il tutto con una birra ghiacciata.
I babbaluci si trovano in ogni zona di campagna, per cui, qualsiasi punto della Sicilia abitiate, armatevi di “panaro” e partite. Cercate soprattutto in mezzo alle sterpaglie secche, quelli che si nutrono di erba verde hanno un gusto più pesante che rischia di non piacere.
Un passo dopo l’altro avrete riempito la vostra sporta e sarà ora di iniziare il lungo procedimento che ve li farà finire sul piatto. Lavateli e lasciateli in un recipiente con dell’acqua al fondo per almeno 24 ore. Non dimenticate che durante la fase di pulitura le lumache organizzano la grande fuga, per cui sarà necessario coprire il recipiente con una pezza inumidita. Non dimenticatela, il rischio è di trovarvi invase le mura di casa. Terminata l’attesa, potrete passare alla fase di cottura. Fondamentali saranno quantitativi non indifferenti di aglio, prezzemolo, olio d’oliva e pepe. Serviranno due contenitori di uguali dimensioni: in uno cuocerete in acqua i babbaluci per una ventina di minuti, nell’altro preparerete il soffritto d’aglio.
Appena i babbaluci saranno cotti scolateli e versateli nell’olio d’oliva. A questo punto aggiungete abbondante prezzemolo e pepe. Il piatto è pronto, non resta che aprire le danze.
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