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sabato 28 maggio 2011

Capo d'Orlando e costa Saracena

foto Capo d'OrlandoIl mare è il comune denominatore che a Capo d'Orlando riunisce le realtà patrizie della Villa di Bagnoli, i ritrovamenti delle Cave di Mercadante, quello che emerge dai recuperi lungo la via Libertà, di fornaci e depositi, fino ai culti dionisiaci e alle leggende tramandate attraverso i canti dei pescatori che ricordano le incursioni saracene, passando attraverso l'epopea dei Tomasi di Lampedusa. Un percorso suggestivo eternamente presente nella realtà sempre più turistica del paese. Un mare incontaminato, ricco di piccoli tesori, capace di regalare, tra saraghi, spigole e "pettini", resti di antiche vestigia. Un mare che abbraccia e che si lascia amare come la gente di questi luoghi, che evoca il fascino dei tempi andati, ma che esige rispetto. E in effetti Capo d'Orlando è una cittadina "a misura di viaggiatore". Perché sa offrire le gioie di un mare incontaminato e di un paesaggio rigoglioso, le sollecitazioni di una serie di appuntamenti con la cultura, lo sport, gli spettacoli, l'interesse per usanze e tradizioni che affondano le radici nel tempo. E, naturalmente, perché consente a chi ne fa la propria mèta di vacanza di godere di un'ospitalità cordiale e impeccabile. Ospitalità che ritroverete seguendo in tutta la sua lunghezza questo tratto di costa messinese che, proprio partendo dalla Baia di San Giorgio fino a giungere Capo Calavà, prende il nome suggestivo di Costa saracena: regno di antiche tonnare, di bellezze naturali e di arte. Chiunque voglia godere quindi di una Sicilia che si mostra in tutta la sua maestosità, senza rinunciare ai comfort di una vacanza di tutto riposo, troverà lungo la Costa Saracena, sotto lo sguardo complice delle Eolie che si stagliano all'orizzonte, spiagge immense e scogliere a pochi passi dal verde delle faggete dei Nebrodi, un mondo ricco di folklore e di tradizioni, ma anche di ottimi alberghi, villaggi turistici, campeggi, strutture congressuali, di - sco teche, centri commerciali, centri sportivi. Praticamente tutto! E infine una curiosità. Chiunque a Capo d'Orlando vi racconterà la storia di un giovane genovese, dagli occhiali con una vistosa montatura nera e dalla voce pacata, che qui scrisse una canzone intitolata SAPORE DI SALE: non solo una canzone, ma un inno all'amore per una donna o forse proprio per questo mare che rimane sulla pelle, che resta sulle labbra quando si esce dall'acqua per distendersi al sole.

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