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giovedì 26 maggio 2011

La Foce del Fiume Simeto

La Foce del Fiume SimetoIl Simeto, il più grande fiume siciliano, ha un bacino idrografico pari a 4000 kmq e comprende le province di Catania, Enna e Messina.
Nasce, sotto Maniace, dalla confluenza dei torrenti CutòMartello eSaracena che discendono dal versante meridionale dei Monti Nebrodi per poi sfociare nel Mar Ionio.

L'Oasi del Simeto è ricchissima di avifauna e costituisce un importante punto di sosta durante le migrazioni per migliaia di uccelli.
La Foce del Simeto fa parte della Riserva Naturale Orientata Oasi del Simeto, istituita nel 1984 per salvaguardare ambienti naturali di particolare interesse, seriamente minacciati dall'azione antropica. La riserva comprende la nuova e la vecchia foce del fiume, i laghetti retrodunali vicini, la spiaggia, le dune sabbiose e il laghetto Gornalunga.

La zona della foce, anche se fortemente manomessa da opere di bonifica, da canali e da costruzioni abusive, riveste ancora un grande interesse dal punto di vista naturalistico.
La flora della riserva consente le formazioni legnose igrofile, arbusteti e boschi ripali, caratterizzati per lo più da specie del genere Salix e Populus.
Singolari dal punto di vista ambientale e naturalistico sono le cosiddette salatelle (i laghetti retrodunali stagionali) e le golene (le aree comprese fra il fiume e gli argini artificiali).
Negli stagni e fra i canneti degli acquitrini è possibile osservare la folaga, il fratino, il cavaliere d'Italia, l'usignolo di fiume, la spatola e l'airone cinerino.

Sui terrazzi alluvionali più rialzati, non o poco influenzati dalla falda acquifera che accompagna il corso del fiume, si creano ambienti xerici, che ospitano altri aspetti di vegetazione come elicriseti e cespuglieti a oleandro.

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