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mercoledì 25 maggio 2011

Il Parco delle Madonie

Parco delle MadonieIl massiccio sistema montuoso del Parco delle Madonie occupa la parte centro-settentrionale della Sicilia, tra la Valle del fiume Pollina a est e la Valle dell'Imera settentrionale a ovest.
Comprende ben 15 comuni della provincia di Palermo: Catavulturo, Castelbuono, Castellana Sicula, Cefalù, Collesano, Geraci Siculo, Gratteri, Isnello, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Pollina, San Mauro Castelverde, Scillato e Sclafani Bagni.

Il parco occupa un vasto territorio, si estende per circa 39.941 ettari (di cui quasi 6000 di riserva integrale).
I monti delle Madonie sfiorano i duemila metri d'altezza, (eccezion fatta per le vette vulcaniche dell'Etna), come Pizzo Carbonara (1979 m s.l.m.), Pizzo Antenna Grande (1977m) e Monte San Salvatore (1912 m). Fiumi e torrenti circondano questi monti, rendendo possibile il trasporto dell'acqua dalla montagna al mare.
Il Parco delle Madonie è un eccezionale esempio di carsismo (attività chimica esercitata dall'acqua, soprattutto su rocce calcaree, sia di dissoluzione che di precipitazione).
La metà delle specie vegetali siciliane sono presenti all'interno del complesso madonita, in particolare quelle presenti solo in Sicilia (come l'Abies nebrodensis in via di estinzione, nel Vallone Madonna degli Angeli). Ed è proprio la copertura vegetale naturale, il motivo fondamentale dell'istituzione del Parco. Si tratta di un vero e propriogiardino botanico, la vegetazione comprende boschi sempreverdi, gariglie, piante erbacee e arbustive.
Notevole è l'aspetto faunistico delle Madonie con innumerevoli specie: da solo il complesso madonita ospita tutte le specie di mammiferi presenti in Sicilia, oltre la metà delle specie di uccelli e di invertebrati dell'isola. Tra i mammiferi ricordiamo il carnivoro Gatto selvatico, la Martora, la Donnola, la Volpe, e tra i rettili l'Emidattilo, il Gongilo, la Luscengola.

Rilevante la presenza di uccelli: l'Aquila Reale, l'Aquila del Bonelli, il Capovaccaio, e ancora il Barbagianni, la Civetta e l'Allocco.

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