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domenica 29 maggio 2011

Riserve e Aree protette della sicilia

Parchi riserve ed aree protetteSono 77 le perle verdi della Sicilia, riserve naturali dove il paesaggio mediterraneo, sia esso collinare, palustre o montano, è stato in minima parte manomesso dall'uomo e dalle sue attività. Vere oasi di bellezza aperte alla fruizione dei turisti 365 giorni all'anno grazie al sistema della gestione affidata ad enti pubblici - come l'Azienda Foreste Demaniali che ad esempio gestisce il Bosco di Malabotta (Messina), Province o Comuni come la Provincia di Ragusa che gestisce la riserva del fiume Irminio - o associazioni ambientaliste - come Legambiente, Italia Nostra e WWF, che gestisce la riserva di Capo Rama a Terrasini (Palermo). Le prime ad essere istituite hanno fatto la storia dell'ambientalismo siciliano. Ecco allora che si parla dello Zingaro, con la sua linea di costa selvaggia e la rara vegetazione mediterranea di palma nana, l'antica tonnara ed i faraglioni. Oggi le riserve siciliane sono veri laboratori naturali dove la tutela della flora, della fauna, del paesaggio archeologico ed antropico si coniuga con attività didattica e di sperimentazione. Valga l'esempio dell'Isola dei Conigli di Lampedusa nell'arcipelago delle Pelagie (Agrigento), dove ogni estate si organizzano i campi di salvaguardia delle tartaruga Caretta Caretta che sulla sabbia candida è tornata a depositare le uova. A Pantelleria (Trapani) da alcuni anni - oltre a tutelare i siti archeologici e le tipiche abitazioni (i dammusi) - è tornato l'asino pantesco, praticamente estinto ma 'riassemblato' grazie al lavoro dei ricercatori; mentre a Vendicari - nei pressi di Noto (Siracusa) - continuano a svernare gli uccelli esotici che sostano indisturbati in questo habitat tra acqua dolce, vegetazione lacustre e mare mentre si muovono sulle rotte per l'Africa. Unica per l'impatto paesaggistico e per le dimensioni della necropoli (più di 5000 tombe), è la riserva di Pantalica nella valle dell'Anapo (Siracusa). Il fiume ha scavato nei secoli il suo letto nel calcare degli altipiani Iblei, aprendo profondi canyon in mezzo ad una selvaggia vegetazione fluviale. Ed ancora straordinarie sono la riserva dello Stagnone a Marsala (Trapani) e la riserva di Trapani e Paceco in cui saline, mulini a vento e natura si coniugano in un susseguirsi di colori e scenari che, soprattutto al tramonto, lasciano a bocca aperta.

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