Cerca nel blog

lunedì 23 maggio 2011

Sia ben chiaro anche questo...

Lampedusa"S’un pozzu iri avanti, un mi mannati arreri: lassati muriri ammenz’o mari". Quando ho scritto questo pezzo era il ritornello di Salina, di Mario Incudine, che mi risuonava continuamente in testa.
Ho provato a mettermi nei panni dei migranti e mi hanno chiesto:"E se entrassero a casa tua?".
Oggi, allora, proverò a mettermi nei panni dei Lampedusani o anche di chi, pur non essendo Lampedusano, sembra aver preso con filosofia un episodio poco piacevole. Pare, infatti, che qualcuno dei migranti sia entrato nella casa che Claudio Baglioni ha in affitto, proprio sull'isola. Il cantautore ha dichiarato che “non hanno toccato niente”.
Il punto, in effetti, non è che sia stato portato via qualcosa (o meno) dall'abitazione. La violazione del proprio spazio è già, di per sè, una cosa grave. Il concetto stesso di "proprietà privata" implica l'esistenza di altri confini: uno steccato oltre il quale non tutti possono andare. Inutile fare l'ipocrita: se qualcuno entrasse a casa mia, e non dalla porta principale, non posso dire che non batterei ciglio.
Un conto, infatti, è decidere di dare ospitalità a qualcuno che non si conosce (come mi è capitato fare)...un altro, invece, è scoprire che qualcuno ha forzato l'accesso di qualcosa che, simbolicamente e non, racchiude te stesso.
C'è, però, un altro aspetto della faccenda a cui, chi mi ha rivolto la domanda di cui sopra e - probabilmente - tanti altri non hanno pensato: tra le migliaia di migranti che arrivanno a Lampedusa ci sarà sempre (purtroppo) qualche delinquente che, invece di cercare una vita migliore, cercherà solo una strada più breve e più facile. Perchè la malvagità non è solo una delle peggiori manifestazioni dell'essere umano, ma anche una forma di democrazia ante litteram: può colpire chiunque. Per colpa di questi "chiunque", però, non possono pagare tutti gli altri.

Nessun commento:

Posta un commento