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martedì 17 maggio 2011

I Vulcanelli delle Macalube

I Vulcanelli delle MacalubeA 4 km dal centro di Aragona, in Sicilia, si trovano dei piccoli coni noti come Vulcanelli di Macalube, questi emettono bolle di gas metano e un fango, costituito da acqua e argilla, al centro di un paesaggio reso sterile dall'attività pseudovulcanica.
Le Macalube (il cui nome deriva dall'arabo Maqlùb e significa"ribaltamento") sono state inserite, per la particolarità ambientale della zona, tra i siti di interesse Comunitario. Nel 1996 è stata istituita laRiserva Naturale Integrale, affidata alla gestione di Legambiente.
Questa area di Riserva (con una superficie di oltre 240 ettari) è caratterizzata da terreni argillosi ed è unica in tutta Italia proprio per l'estensione del fenomeno naturale detto "vulcanesimo sedimentario".
Il fenomeno è dovuto alla fuoriuscita spontanea di gas (metano per la maggior parte, ma in quantità minori anche anidride carbonica, argon, ossigeno, azoto, elio, ossido di carbonio). Per effetto della pressione a cui sono sottoposti questi gas si liberano attraverso le fratture del terreno, trascinando con sé materiali argillosi ed acqua.
Suggestive e caratteristiche, in questo spettacolare paesaggio, vicino Aragona, sono le sorgenti idroargillose, le quali si trovano su un piccolo altopiano che, formatosi a seguito della fuoriuscita d'argilla dal sottosuolo, prende il nome dalle stesse Macalube.
La ricca vegetazione comprende numerose specie endemiche come l'Aster Sorrentini, varietà sotto la tutela dell'Unione Europea. In primavera si può osservare la straodinaria fioritura di numerose specie di orchidee. Gli stagni temporanei mediterranei, oltre a determinare la ricchezza della flora, costituiscono anche l'habitat privilegiato di anfibi e rettili. Sull'area della collinetta si possono anche osservare alcune specie rapaci, come il Falco di palude.

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