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lunedì 9 maggio 2011

Termini Imerese avrà l'interporto


PALERMO- Termini Imerese avrà l'interporto, la più grande infrastruttura della Sicilia occidentale. E' stata pubblicata la gara per la progettazione, realizzazione e per la gestione dell'opera per un importo di circa 75 milioni di euro. Di questa cifra, 55 milioni circa sono destinati a coprire le spese relative ai lavori. Il resto dovrebbe comprendere i costi per gli espropri, le spese tecniche, gli imprevisti e le somme a disposizione. «Si tratta di un'opera importantissima - commenta il sindaco di Termini Salvatore Burrafato - che servirà a riallineare la nostra città con la sua vera vocazione di luogo di scambio. La creazione di questo nodo di scambio intermodale avrà certamente impatti positivi e non potrà che favorire la crescita del territorio che risente pesantemente dell'imminente chiusura dello stabilimento Fiat di Termini Imerese».
QUATTRO ANNI - L'opera, la cui costruzione dovrebbe terminare entro il 2015, servirà a mettere in collegamento lo scalo ferroviario, l'autostrada, il porto, insomma sarà uno snodo fondamentale per la logistica, per abbattere le distanze da coprire su gomma, in nave, su rotaia, in aereo. L'interporto sarà dotato di un terminal ferroviario che potrà consentire un elevato livello di integrazione e coordinamento tra Strada, Ferrovia, Mare e dalla combinazione Strada-Mare e dalla combinazione tra Strada-Ferrovia. Il progetto prevede che l'interporto si estenderà nella fascia di territorio compresa tra il porto di Termini Imerese e il fiume Himera all'interno dell'Area di Sviluppo Industriale di Palermo. In questa ampia zona si svilupperanno i quattro poli dell'interporto. Le domande di manifestazione d'interesse per partecipare alla gara di concessione- costruzione-gestione vanno presentate entro il prossimo 7 giugno. Per le spese di progettazione e realizzazione dell'area e' previsto un finanziamento pubblico di oltre 60 milioni di euro, 48 dei quali provenienti dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2007-2013.
REGIONE - «L'impegno della Regione - dice l'assessore regionale all'Economia Gaetano Armao - è stato confermato nel piano di rimodulazione del Fesr. Risorse europee che potranno essere spese presto, bene e speriamo con grande ritorno per il territorio per un'area della provincia di Palermo che ha gia' subito un forte processo di contrazione dell'occupazione connesso con l'abbandono di Fiat». Soddisfazione viene manifestata dal presidente della Provincia, Giovanni Avanti: «Nella veste di azionisti della Societa' Interporti Siciliani - dice - sosteniamo con forza un progetto che punta su investimenti consistenti rispondendo alle esigenze dell'economia territoriale, ai suoi obiettivi di sviluppo e piu' in generale alla qualita' della vita del comprensorio e del capoluogo siciliano». La gara, bandita dalla Sis, prevede una partecipazione attiva da parte dei privati gia' a partire dalla fase di progettazione definitiva ed esecutiva, e in tutte le fasi di realizzazione dell'opera. «Abbiamo preso in considerazione - spiega Rodolfo De Dominicis, presidente di Sis, Società degli Interporti Siciliana - l'ipotesi di concessione e gestione per vari motivi: in primis, perche' abbiamo dovuto, visto che la legge nazionale impediva di adottare qualunque altra soluzione. Inoltre, questo procedimento ci consente di far cofinanziare ai privati l'opera in maniera diretta e di coinvolgere nella progettazione e realizzazione colui che in seguito gestira' l'opera stessa e che quindi avra' tutto l'interesse a che l'opera venga costruita nella maniera piu' economica e soprattutto piu' sicura ed affidabile».
LA SIS - «Il capitolato di gara - putualizza il presidente di Sis - e' molto complesso, ma a mio avviso sara' apprezzato dalle imprese, che decideranno di partecipare. Ovviamente, abbiamo gia' inviato tutta la documentazione al Comitato di monitoraggio e controllo delle grandi opere, al fine di evitare infiltrazioni mafiose. Tenendo presente che lavorare nella legalità è l'unico modo per fare le grandi opere in Sicilia». «C'e' un neo, non e' stata ancora firmata - dice De Dominicis - l'intesa generale quadro tra Regione Siciliana e Ministero delle Infrastrutture; qualora non fosse fatto, ci troveremmo in grandissime difficolta', giacche' non potremmo procedere alla fase esecutiva della gara. Auspico fortemente che Regione e Governo trovino il modo per firmare insieme l'allegato all'intesa generale quadro del 2003. Questo ci permettera' di scegliere il raggruppamento, o l'impresa, che vincera' questa gara complessa e di procedere alla realizzazione, tramite loro, del progetto definitivo che dovra' essere poi approvato dal Cipe». Soddisfazione e' stata manifestata da Roberto Helg, presidente di Confcommercio Palermo e da Alessandro Albanese, presidente del Consorzio Asi. E per il presidente di Ast, Dario Lo Bosco, «occorrera', ovviamente, sulla scia della politica di Confindustria, attuare e realizzare appositi protocolli di legalita' per prevenire le infiltrazioni della criminalita' organizzata nei cantieri, cosa che sta ad esempio realizzando con successo il gruppo Ferrovie dello Stato assieme alla prefettura di Palermo, per cio' che concerne i corposi investimenti in Sicilia».

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