
Acireale appartenne prima ai Greci, che le diedero il nome di Akis, da una divinità greca chiamata Aci, e poi ai Romani, che la rinominarono Aquilia. Il nome Acireale fu attribuito alla città, secondo la tradizione, da Filippo IV di Spagna solo nel 1642
Il terremoto del 1169, e le incursioni piratesche del 1326 costrinsero gli abitanti a continui spostamenti, finché si trasferirono definitivamente sull'altopiano dove sorge l'attuale città. Il terremoto del 1693 danneggiò gravemente la città, che comunque si riprese rapidamente divenendo un importante centro commerciale, si sviluppò sul piano edilizio e fu dotata di monumenti e di nuovi edifici.
Oggi Acireale è una centro commerciale attivo, sede di numerose industrie (pastifici, industrie per l’imbottigliamento di acque minerali, cave di pietra, miniere di zolfo e numerose imprese artigiane). Nel settore agricolo prevalgono l’agrumicoltura e la viticoltura. Altra risorsa importante è il turismo: Acireale è infatti un importante centro balneare ma soprattutto termale, grazie alla presenza di acque sulfuree, clorurate, sodiche, dai notevoli poteri curativi.
Il centro di Acireale è la Piazza del Duomo, su cui si affacciano alcuni degli edifici più importanti della città, tra cui la Chiesa Cattedrale, la Basilica dei Santi Pietro e Paolo, il Palazzo del Comune, il Palazzo Modò.
Il Duomo (XVII-XVIII secolo) la cui facciata moderna, opera di G. B. Filippo Basile, imita lo stile gotico, è dedicata alla patrona Maria Santissima Annunziata, ma è comunemente attribuito al culto di Santa Venera. All'interno possiamo ammirare le Statue dell'Annunciazione e delle SS. Venera e Tecla, opera di Placido Blandamonte, il simulacro argenteo di S. Venera (patrona della città) e gli affreschi di Pietro Paolo Vella.
La Chiesa dei SS. Pietro e Paolo è una chiesa barocca con campanile settecentesco, arricchita al suo interno da affreschi di Pietro Paolo Vasta.
La Loggia Giuratoria o Palazzo del Comune progettata dopo il 1640 presenta un chiaro impianto barocco, è stata rimaneggiata nel XVIII secolo e danneggiata dai terremoti nel 1783 e 1818. All'interno, vi è una esposizione di divise militari d'epoca.
Il Palazzo Modò (ex Teatro Eldorado), della originaria struttura rimangono due balconi con reggimensole baroccheggianti, dei mascheroni ed il nome del teatro Eldorado, realizzato al suo interno nel 1909 ed rimasto attivo sino al primo dopoguerra.
Da vedere inoltre, la Chiesa di S. Sebastiano, risalente alla prima metà del XVII secolo, ha una splendida facciata barocca. Pregevole è la balaustra del sagrato (opera dello scultore palermitano G. B. Marino) con dieci statue raffiguranti i vari personaggi dell'Antico Testamento.
Tra i motivi di maggior richiamo turistico è il Carnevale di Acireale, ritenuto il più bello di tutta la Sicilia per la presenza di pittoreschi carri allegorici che in quei giorni sfilano lungo le vie delle città.
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