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domenica 15 maggio 2011

Lampedusa: un po' di storia...

Dammuso LampedusaLampedusa è stata luogo di sosta per Arabi, Fenici, Greci e Romani. Questi ultimi la sfruttarono per impiantarvi uno stabilimento per la lavorazione del pesce. Gli Arabi la utilizzarono come approdo nel corso delle loro scorribande piratesche.
Nel 1630 Giulio Tomasi, Principe di Lampedusa e Linosa, avo dell’autore del Gattopardo, fu insignito dal re di Spagna di questo titolo nobiliare.
Nel 1760 fu colonizzata da sei francesi seguiti, dopo 16 anni, da un nucleo familiare maltese. In seguito fu un susseguirsi di piccoli gruppi di agricoltori capeggiati ora da maltesi ora da inglesi. Anche i Russi tentarono l’acquisto dell’Isola per insediarvi una colonia di sudditi della zarina. Un secolo dopo, la famiglia Tomasi chiese ai Borbone un congruo finanziamento per condurre sulle isole dell’arcipelago le opere necessarie al ripopolamento.
Nell’800 i Tomasi cedettero le Pelagie a Ferdinando II di Borbone. Il sovrano non fece un acquisto avventato e riuscì a rendere attivo e produttivo l’arcipelago, insediandovi circa 150 abitanti di Pantelleria che utilizzarono anche a Lampedusa i dammusi, tipiche costruzioni della loro isola.
Nel 1860 gli isolani divennero sudditi del Regno d’Italia, che vi impiantò nel 1872 una colonia penale, poi soppressa nel secolo successivo. Durante il decennio antecedente la seconda guerra mondiale, l’isola fu fortificata e dotata di numerose batterie navali e antiaeree, per la difesa e per la sua importante posizione strategica al centro del Mediterraneo, in una zona di massimo transito dei convogli.
Il Regio Esercito presidiò l’isola per diversi anni anche durante la guerra, mantenendola come postazione avanzata nel Mediterraneo a favore delle forze dell’Asse. Fino al 1943, durante le azioni militari precedenti allo sbarco in Sicilia, gli alleati attaccarono e in breve tempo occuparono l’isola.
Negli anni ‘60Lampedusa fu collegata dalla linea telefonica con la terraferma e vi fu costruita una centrale elettrica e un aeroporto civile. Nella parte occidentale dell’isola è presente un’installazione militare. La base Nato, gestita da personale statunitense fino al 1994, era sede di uno dei trasmettitori del sistema di radionavigazione Loran a supporto della navigazione nel Mediterraneo.
Il 15 aprile 1986, le forze armate libiche del colonnello Gheddafi lanciarono due missili Scud. I missili caddero ad appena due km dalle coste lampedusane. La rete Loran per il Mediterraneo è attualmente inattiva e la base militare è stata restituita alle forze armate italiane.
Nel marzo 2011 la ex base Loran è stata utilizzata per ospitare donne e minori extracomunitari sbarcati sull’isola.
A partire dalla fine degli anni ‘90, Lampedusa è diventata una delle principali mete delle rotte dei migranti africani nel Mediterraneo. Il 28 giugno 2008 è stata inaugurata a Lampedusa la Porta di Lampedusa – Porta d’Europa, opera dedicata ai migranti morti e dispersi in mare.

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