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venerdì 6 maggio 2011


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Capo d'Orlando
Capo d'Orlando - Stemma
Stato:bandiera Italia
Regione:Stemma Sicilia
Provincia:stemma Messina
Coordinate:38°9′0″N 14°44′0″ECoordinate38°9′0″N 14°44′0″E
Altitudine:m s.l.m.
Superficie:14,56 km²
Abitanti:
13.22131 dicembre 2010 
Densità:908,04 ab./km²
Comuni contigui:Capri LeoneMirtoNasoTorrenova
CAP:98070 - 98071
Pref. telefonico:0941
Codice ISTAT:083009
Codice catasto:B666; 
Class. sismica:zona 2 (sismicità media)
Nome abitanti:orlandini 
Santo patrono:Maria SS. di Capo d'Orlando 
Giorno festivo:22 ottobre 
Il comune si trova qui
Posizione del comune nell'Italia
Sito istituzionale
Capo d'Orlando (Capu d'Orlannu in siciliano) è un comune italiano di 13.221 abitanti della provincia di Messina in Sicilia.
Centro a prevalente vocazione turistica e commerciale del comprensorio dei Nebrodi, del quale è uno dei poli, insieme a Sant'Agata di MilitelloPatti, è nato come borgo di pescatori. Originariamente frazione di Naso, il paese ha raggiunto l'autonomia il 27 settembre 1925, dopo uno sviluppo legato principalmente all'attività dei pescatori.
È sede di attività artistiche (pinacoteca comunale, museo Villa Piccolo).

[modifica]Storia antica

Il toponimo Capo d'Orlando risale all'epoca normanna, quando fu battezzata così in onore di una presunta sosta del paladino Orlando durante una crociata in Terra santa. Secondo la leggenda sarebbe stata fondata da Agatirso, figlio di Eolo, re dei venti e delle isole Eolie (da non confondere con Eolodio dei venti presso i greci, con il quale viene spesso confuso, a partire nell'Eneide di Virgilio, opera nella quale le due figure mitologiche vengono sovrapposte per la prima volta nel libro I). La fondazione, secondo la leggenda, risalirebbe a tempi non lontani dallaguerra di Troia, intorno al 1183 a.C. e da principio il paese avrebbe conservato il nome di Agatirso, "colui che porta lo splendido tirso": dunque sarebbe stata in origine una città sacra al culto di Dioniso, simboleggiato appunto dal tirso.
Nove secoli più tardi, nel 209 a.C., secondo le cronache di Tito Livio, Agatirso o Agatirno, "società di ladri, esuli e malfattori", subì una massiccia deportazione: circa 4.000 persone furono deportate in Calabria dal console Levino, forse proprio per effetto dei culti dionisiaci. È questa l'ultima traccia della storia di Capo d'Orlando prima dei Normanni: la testimonianza successiva è di Goffredo da Viterbo, cappellano diCarlo Magno, che riferisce la decisione dell'imperatore del Sacro Romano Impero di ribattezzarla col nome attuale (probabilmente anche per rimuovere quel nome paganeggiante). Durante il Vespro siciliano il 4 luglio 1299, Capo d'Orlando torna nelle cronache con una battaglia navaletra Giacomo II e Federico III per la reggenza degli Aragonesi in Sicilia, nel contesto della disputa fra Aragonesi e Angioini per il trono siciliano. Quasi un secolo più tardi, nel 1398, Capo d'Orlando è di nuovo citata nelle cronache per l'assedio di Bernardo Cabreraconte di Modica, che insegue Bartolomeo di Aragona, traditore del re Martino I rifugiatosi nel Castello che si trova sul promontorio dal quale Capo d'Orlando prende il nome. In questa occasione il Castello, utilizzato fino ad allora come roccaforte di guardia contro i pirati, viene distrutto: iniziano così le incursioni dei pirati, due delle quali testimoniate nel 1589 e nel 1594, fino alla realizzazione di una postazione di guardia, nel 1645. Nel 1598 il ritrovamento vicino al Castello di una piccola statua della Madonna, che secondo la leggenda sarebbe stata portata da San Cono Abate, porta la comunità locale a costruire nel 1600 il Santuario di Maria Santissima, tutt 'ora simbolo del paese.

[modifica]Storia moderna e contemporanea

Litorale Est che si estende fino al borgo di San Gregorio e termina al porto (Vista dal Santuario di Maria SS. sito sul Monte della Madonna)
Strada di Capo d'Orlando
Il Monte della Madonna e il Faro (dettaglio)
I secoli successivi, segnatamente il XVIII e l'inizio del XIX, sono anni di lunghe e dannose alluvioni, che spingono i conti d'Amico, antichi proprietari del latifondo, a cederne la proprietà al Comune di Naso. Ma le alluvioni sono un'occasione di nuova fortuna per Capo d'Orlando: per effetto dell'azione del mare nasce una pianura molto fertile, e le filande - attive già dal XV secolo in contrada Malvicino insieme alla coltura della canna da zucchero - vivono una fase di sviluppo. Capo d'Orlando affianca dunque le coltivazioni all'attività dei pescatori, e per proteggere il centro dalle scorribande dei pirati e sfruttare le nuove risorse i baroni di Naso realizzano una torre fortificata e un trappeto per lavorare lo zucchero. Nello stesso periodo, nella zona di San Gregorio nasce una tonnara: è così che Capo d'Orlando - e più nello specifico il borgo marinaro di San Gregorio, vero cuore pulsante del paese fino alla fine del XIX secolo - raggiunge una forte indipendenza economica e inizia a crescere demograficamente, anche per effetto del completamento, nel 1895, della ferrovia che attraversa il centro e delle statali 113Messina-Palermo e 116 Capo d'Orlando-Randazzo. A cavallo fra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo iniziano così le agitazioni popolari per rivendicare l'autonomia da Naso, che ormai ha la stessa rilevanza economica e demografica della frazione e per tenere l'avamposto a mare concede porzioni di territorio agli orlandini. Ma le agitazioni proseguono, fino a quando, il 25 giugno 1925, Capo d'Orlando ottiene l'autonomia, suggellata il 27 settembre dello stesso anno dall'inaugurazione del municipio.
Capo d'Orlando (Vista panoramica dal Mar Tirreno in direzione delle Isole Eolie)

[modifica]Monumenti e luoghi d'interesse

[modifica]Amministrazione

SindacoRoberto Vincenzo Sindoni detto Enzo (lista civica) dal 12/06/2006 (1º mandato)

[modifica]Economia

L'economia di Capo d'Orlando è basata sul commercio, sul turismo e nel settore terziario in generale; tuttavia permangono residui economici del passato, come quello legato all'agricoltura. In passato, infatti, il territorio del comune poteva vantare vaste aree riservate ad agrumeti. Altra fonte di economia è senza dubbio il turismo; nel periodo estivo, infatti, la popolazione incrementa notevolmente, fino a raddoppiare l'attuale numero di abitanti. Svolge inoltre un ruolo centrale nel territorio circondario, specificamente dai paesi limitrofi minori, data la massiccia presenza di servizi commerciali d'ogni tipo, anche legati al divertimento notturno. Tutti questi fattori rendono Capo D'Orlando un punto di riferimento per la socio-economia dell'area nebroidea.
La spiaggia di Capo d'Orando (Vista dal faro - Periodo Estivo)
Un'altra immagine del Santuario del monte della Madonna

[modifica]Sport

[modifica]Pallacanestro

L'Orlandina Basket, fino al campionato 2007/2008 è stata la più importante squadra di pallacanestro della Sicilia ed ha militato nella serie A1 per diversi anni. Ha rappresentato il comune più piccolo della serie A1.
Esclusa dal campionato 2008/2009 per presunte irregolarità amministrative, ha ripreso l'attività nel 2009/2010 ripartendo dalla serie C dilettanti, conquistando a fine campionato la promozione in B dilettanti (ex B2).

[modifica]Personalità legate a Capo d'Orlando

[modifica]Voci correlate

[modifica]Evoluzione demografica

Abitanti censiti 

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