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martedì 17 maggio 2011

Il Parco dell'Etna

Parco dell'EtnaL'Etna, solitario e isolato, sorge sulla costa ionica della Sicilia. Racchiuso fra il mare, le Valli dell'Alcantara e del Simeto e la piana di Catania; si sviluppa su un'area di 210 km.
Con i suoi 3.300 metri di quota è il maggiore vulcano d'Europa e uno dei maggiori vulcani attivi nel mondo. Il Parco Regionale dell'Etna, creato nel 1987, costituisce un evento significativo in quanto prima grande area naturale salvaguardata in Sicilia.
Dal punto di vista naturalistico l'Etna rimane un ambiente unico e fra i più significativi per la sua suddivisione in fasce. Il complesso montuoso occupa una vasta superficie,circa 57000 ettari, di cui ben 19000 sono di riserva integrale e si estende per i territori dei comuni di Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Castiglione di Sicilia, Giarre, Linguaglossa, Nicolosi, Maletto, Maniace, Milo, Pedara, Piedimonte Etneo, Santa Maria di Licodia, Ragalna, Viagrande, Zafferana, Randazzo e Sant'Alfio.
La vita vegetale presente sulla Montagna di fuoco è ricca e vasta, dai 1000 ai 1500 metri si trovano ginestre, roverelli e cerri; al di sopra dei castagneti è presente il pino larìcio, una pianta autoctona che più in alto viene sostituita dal faggio e dalla betulla dell'Etna. Oltre i 3000 metri regna assoluto il deserto vulcanico.
Dei mammiferi oggi rimangono la volpe, il gatto selvatico, la donnola, il furetto, la martora (molto rara), il ghiro, il topo campagnolo, l'istrice, la lepre, il coniglio ed il riccio. Tra gli uccelli si notano il nibbio, la poiana, il falco pellegrino e l'aquila reale. I rettili sono rappresentati dalla vipera hugyi, dal biacco e dal colubro leopardino.
Un altro aspetto interessante dell'Etna è la presenza di molteplici grotte di scorrimento lavico, unità caviche nelle lave esistenti in tutta l'Europa.
I punti più alti sono tre: il primo, sul versante sud a 1910 m, è denominato Piazzale del Rifugio Sapienza o Nicolosi Nord ed è collegato al cratere tramite una funivia a pagamento che porta sino a quota 2500 m; il secondo, sul versante di nord-est a quota 1816, è denominato Piano Provenzana; il terzo, infine, si trova sullo stesso versante a quota 1746, in corrispondenza del Rifugio Citelli.
Grazie alla fertilità della terra, gli etnei procedettero alla coltivazione del castagno, di diverse essenze da frutta, quali mele, le gustose 'cola', ciliegie, sorbi e soprattutto la vite per la produzione di eccellenti vini.
Una visita al Parco dell'Etna permette infatti di fare un interessantissimo tour eno-gastronomico, ricco di vini DOC accostati alle rinomatissime paste al pistacchio e alle nocciole di Randazzo, al miele di Milo e Zafferana, ai fichidindia del versante di Belpasso e Paternò.

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